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mercoledì 14 dicembre 2011

IN MEMORIA DI COLORO CHE CI HANNO LASCIATO

Fra poco sarà' Natale, molti se ne sono andati troppo presto o se ne sono andati così, senza lasciarci il tempo di rendercene conto...Se guardiamo il cielo ci piace pensare che ci guardano...Spesso li ricordiamo ... al mattino, la notte... quando guardiamo le stelle ... una data ... una canzone ...un luogo ... un odore ... In memoria di coloro che ci hanno lasciato ...

mercoledì 14 settembre 2011

SCATTO FISSO

Un movimento che é quasi una preghiera: fluido e continuo, innesca una respirazione tipica della meditazione. Una sorta di mantra che scaturisce naturale, e senza l'emissione di alcun suono. Galleggi sul terreno in uno stato mentale che é contemporaneamente di distacco dalla realtà e assoluto contatto con la realtà. La distrazione semplicemente non é ammessa, senza alcun regio decreto ad importelo ma la ossea realtà dei fatti: non devi far male e non devi farti male, devi fare ciò che devi -spostarti per andare da A a B- e ne sei consapevole ad ogni frazione di secondo. La pena é immediata: evitabile se fai ciò che devi ma inesorabile se non aderisci corpo e anima a questa semplice verità. Viaggi leggero, su un mezzo che pesa meno di dieci chili, ad un prezzo in termini di energia spesa assolutamente ridicolo rispetto agli analoghi risultati ottenibili con altri mezzi. Non finisci di meravigliarti di quanto cambi il tuo ambiente circostante, quello che pensavi di conoscere a memoria. Adesso no, non é più lo stesso, asperità e pendenze -soprattutto le discese: mentre prima fischiettavi con i pedali fermi ora trattieni con muscoli prima ignoti l'avanzamento dell'insieme uomobici-hanno un altro aspetto e soprattutto diventano familiari, concretissime, ognuna con la sua caratteristica, come fossero umane. Il tuo mezzo é assurdamente crudo. Un filo di ferro sapientemente angolato, a vederlo da lontano; dall'alto quasi invisibile, di lato il disegno di un bambino molto concentrato sulle linee dritte e sulla miracolosa curvatura delle ruote.

martedì 6 settembre 2011

UN SEMPLICE GESTO SPONTANEO

Rientro a casa stanco, la solita lunga giornata di lavoro del sabato, con me un piccolo pensiero, un regalo per mia figlia, penso che oggi se lo meriti, ha passato la giornata in casa con il fratello maggiore ed ha pensato a tutte la necessitudini. Apre il sacchetto e sul suo volto un sorriso, poi viene verso di me e mi abbraccia. Un semplice gesto spontaneo e inaspettato intenso ed energico e la stanchezza lascia il posto velocemente a una carica di energia nuova. Grazie Federica pensavo di farti un regalo e invece l’ho ricevuto.

giovedì 14 luglio 2011

LA LIBERTA' DEL CANE



Non è sufficiente avere un padrone accomodante e premuroso per sentirsi libero.

Non è sufficiente avere un bellissimo giardino per sentirsi libero.

Non è sufficiente vivere in una casa dotata di tutte le comodità per sentirsi libero.

Non è sufficiente mangiare regolarmente, forse meglio di tanti sventurati umani, per sentirsi libero.

Per un cane, sentirsi libero, significa avere l'opportunità di partecipare, a pieno titolo, alla vita del gruppo;

anche senza un giardino in cui scorazzare, senza un pasto sicuro o senza un tetto che lo protegga.

Per un cane, sentirsi libero, significa essere considerato uno della famiglia.

sabato 9 luglio 2011

LIBERTA'

Questa sera prima che diventasse buio, osservavo dalla finestra di casa verso il lato opposto della valle, un casolare disabitato di quelli con i balconi di legno, dove probabilmente cinquanta o sessanta anni fa si viveva senza nessuna comodità, quelle che siamo abituati ad avere noi tanto per intenderci. Allora la mente fantastica e intravede un gruppo di bambini nel prato di fronte che rotola nell'erba appena tagliata, si vedono anche le lucciole, persone adulte sedute intorno ad un grosso tavolo di legno che parlano gesticolando, ci sono anche due cani che si rincorrono e intanto viene buio e allora mi volto e vedo i miei figli sdraiati sul divano concentrati che guardano la tv e un senso di tristezza mi accompagna. I tempi sono cambiati è vero ma per un solo momento lassù al casolare la vita mi è sembrata essere più serena e più intensa ed ho provato una sensazione di libertà che da qualche tempo non provavo. AB

domenica 8 maggio 2011

Una volta la chiamavano crisi



Una volta sapevi che certe cose non le potevi avere, e ti dispiaceva magari, le andavi a vedere dove le vendevano e poi te ne tornavi via dicendo "grazie, ci faccio un pensierino". Un pensierino. Il commesso ti sorrideva, senza insistere. Tu andavi via, felice lo stesso. Oggi questa cosa la chiamiamo crisi. È il grado di felicità, a fare la differenza.

Meta Nominale

Non fa differenza quale montagna si scali. In vetta si vedrà sempre più in là.
Quel che si cerca lassù, non so cosa sia. La verità è così complicata che nessuno la capisce..In realtà la montagna non è altro che una meta nominale..
Quel che conta sono le ore...i minuti... i secondi... e il modo in cui li si trascorrono...

lunedì 14 marzo 2011

Come dovrebbe andare la vita

Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d'oro. Lavori quarant'anni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché ...non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!