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venerdì 20 luglio 2012

L'ASSURDITA' DEL VIVERE QUOTIDIANO

".......ora dovro' scendere a valle, verso la cosidetta normalita' vale a dire nella realta' della vita in cui ci si consuma a rincorrersi, senza capirci niente. Credo proprio, lo penso anche in questo momento, che per svelare a noi stessi l'assurdita' del vivere quotidiano, non esistano punti d'osservazione migliori di questi luoghi, che forse rimarranno incontaminati. Da quassu' il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore racchiuso dentro se stesso." (Walter Bonatti)

giovedì 31 maggio 2012

NESSUNO CI HA DETTO CHI ERAVAMO

«Nessuno ci ha detto chi eravamo.
Nessuno ci ha detto cosa dovremmo essere.
Nessuno ci ha detto che sarebbe stato facile.
Qualcuno ha detto che siamo i nostri sogni, che se non sognamo, non siamo più vivi.
I nostri passi seguono il nostro istinto e ci portano verso l’ignoto.
Non vediamo più gli ostacoli dietro di noi, ma guardiamo a quelli che si prospettano oltre.
Non si tratta di essere il più veloce, il più forte o il più grande… si tratta di essere noi stessi.
Non siamo semplicemente runners, alpinisti o sciatori… e nemmeno atleti… siamo persone.
Non sappiamo se la troveremo, ma continueremo a cercare la felicità.

giovedì 5 aprile 2012

COME E' POSSIBILE


"Ogni volta che osservo il mio cane, che gioco con lui, che lo abbraccio, che lo accarezzo, penso sempre come sia possibile.
Mi chiedo, dove si trova il coraggio, in quale angolo nascosto della nostra coscienza si trova la forza di fischiare al nostro cane e dirgli: "Dai salta su che ti porto fare un giro in macchina!"? Farlo salire, vederlo scodinzolare felice (perché Dio solo sa quanto è felice di fare un giro in macchina!) mettere in moto e partire sapendo che quella casa, quel giardino, quella pallina sgonfia e scolorita, non li rivedrà mai più. E poi lasciarlo lì, legato a un guard-rail e andare via mentre guarda confuso e incredulo. Incredulo perché chi se lo aspettava!
Chi se lo aspettava che quell'essere umano tanto amato, che lo ha voluto, cresciuto, addestrato a fare tutte quelle cose che magari neanche capiva ma che faceva con tutto l'amore solo per farlo contento perché era il suo padrone, quell'essere umano che avrebbe difeso anche a costo della vita sua stessa, quell'essere umano adesso lo ha abbandonato!
Lo ha lasciato li, da solo. Senza neanche la sua pallina sgonfia e scolorita.
Quell'essere... umano. Grande, grosso e senza cuore.
Quel cuore sul quale un giorno ha creduto di appoggiare la zampa.
Ecco perchè ringrazio con tutto me stesso i volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che aiutano i nostri amici pelosi ad appoggiare di nuovo una zampa sul cuore e noi esseri umani sulla coscienza".

giovedì 9 febbraio 2012

VIVERE DI MONTAGNA

...Ho sempre sostenuto che le persone che Vivono la Montagna hanno un sorriso dentro, Contagioso. Il percorrere il sentiero verso la vetta, una salita con gli sci d'alpinismo, magari al chiaro di luna, una discesa di puro freeride con lo Snowboard, il chiudere una nuova via in falesia per far "Sicura" al nostro migliore amico che ci vuole provare... magari per tornare poi, l'inverno sulle cascate di ghiaccio.....Questa è la differenza tra Vivere e lasciarsi trascinare dal Tempo.
Senza saperlo fino in fondo, tutti noi siamo dei "trascinatori". Osservati, ammirati, imitati, talvolta invidiati, criticati, odiati....
Ma comunque sempre con la mente verso l'obiettivo.

lunedì 2 gennaio 2012

FERMIAMO UNA VOLTA PER TUTTE L'UNICA VERA CRISI CHE CI MINACCIA

"Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre la stessa cosa. La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e interi paesi, perché la crisi porta progresso. La creatività nasce dalle difficoltà, nello stesso modo in cui il giorno nasce dalla notte oscura. E' dalla crisi che nascono l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi, supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento, e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. Il grande inconveniente per le persone e i paesi è la pigrizia nella ricerca di soluzioni e vie d'uscita. Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfide la vita è una routine. Senza crisi non ci sono meriti. E' dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno, poiché senza crisi ogni vento è una carezza. Parlare della crisi significa promuoverla, non nominarla vuol dire esaltare il conformismo.Invece, impegniamoci a fondo. Fermiamo una volta per tutte l'unica vera crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non lottare per superarla. " (A. Einstein)

mercoledì 14 dicembre 2011

IN MEMORIA DI COLORO CHE CI HANNO LASCIATO

Fra poco sarà' Natale, molti se ne sono andati troppo presto o se ne sono andati così, senza lasciarci il tempo di rendercene conto...Se guardiamo il cielo ci piace pensare che ci guardano...Spesso li ricordiamo ... al mattino, la notte... quando guardiamo le stelle ... una data ... una canzone ...un luogo ... un odore ... In memoria di coloro che ci hanno lasciato ...

mercoledì 14 settembre 2011

SCATTO FISSO

Un movimento che é quasi una preghiera: fluido e continuo, innesca una respirazione tipica della meditazione. Una sorta di mantra che scaturisce naturale, e senza l'emissione di alcun suono. Galleggi sul terreno in uno stato mentale che é contemporaneamente di distacco dalla realtà e assoluto contatto con la realtà. La distrazione semplicemente non é ammessa, senza alcun regio decreto ad importelo ma la ossea realtà dei fatti: non devi far male e non devi farti male, devi fare ciò che devi -spostarti per andare da A a B- e ne sei consapevole ad ogni frazione di secondo. La pena é immediata: evitabile se fai ciò che devi ma inesorabile se non aderisci corpo e anima a questa semplice verità. Viaggi leggero, su un mezzo che pesa meno di dieci chili, ad un prezzo in termini di energia spesa assolutamente ridicolo rispetto agli analoghi risultati ottenibili con altri mezzi. Non finisci di meravigliarti di quanto cambi il tuo ambiente circostante, quello che pensavi di conoscere a memoria. Adesso no, non é più lo stesso, asperità e pendenze -soprattutto le discese: mentre prima fischiettavi con i pedali fermi ora trattieni con muscoli prima ignoti l'avanzamento dell'insieme uomobici-hanno un altro aspetto e soprattutto diventano familiari, concretissime, ognuna con la sua caratteristica, come fossero umane. Il tuo mezzo é assurdamente crudo. Un filo di ferro sapientemente angolato, a vederlo da lontano; dall'alto quasi invisibile, di lato il disegno di un bambino molto concentrato sulle linee dritte e sulla miracolosa curvatura delle ruote.

martedì 6 settembre 2011

UN SEMPLICE GESTO SPONTANEO

Rientro a casa stanco, la solita lunga giornata di lavoro del sabato, con me un piccolo pensiero, un regalo per mia figlia, penso che oggi se lo meriti, ha passato la giornata in casa con il fratello maggiore ed ha pensato a tutte la necessitudini. Apre il sacchetto e sul suo volto un sorriso, poi viene verso di me e mi abbraccia. Un semplice gesto spontaneo e inaspettato intenso ed energico e la stanchezza lascia il posto velocemente a una carica di energia nuova. Grazie Federica pensavo di farti un regalo e invece l’ho ricevuto.

giovedì 14 luglio 2011

LA LIBERTA' DEL CANE



Non è sufficiente avere un padrone accomodante e premuroso per sentirsi libero.

Non è sufficiente avere un bellissimo giardino per sentirsi libero.

Non è sufficiente vivere in una casa dotata di tutte le comodità per sentirsi libero.

Non è sufficiente mangiare regolarmente, forse meglio di tanti sventurati umani, per sentirsi libero.

Per un cane, sentirsi libero, significa avere l'opportunità di partecipare, a pieno titolo, alla vita del gruppo;

anche senza un giardino in cui scorazzare, senza un pasto sicuro o senza un tetto che lo protegga.

Per un cane, sentirsi libero, significa essere considerato uno della famiglia.

sabato 9 luglio 2011

LIBERTA'

Questa sera prima che diventasse buio, osservavo dalla finestra di casa verso il lato opposto della valle, un casolare disabitato di quelli con i balconi di legno, dove probabilmente cinquanta o sessanta anni fa si viveva senza nessuna comodità, quelle che siamo abituati ad avere noi tanto per intenderci. Allora la mente fantastica e intravede un gruppo di bambini nel prato di fronte che rotola nell'erba appena tagliata, si vedono anche le lucciole, persone adulte sedute intorno ad un grosso tavolo di legno che parlano gesticolando, ci sono anche due cani che si rincorrono e intanto viene buio e allora mi volto e vedo i miei figli sdraiati sul divano concentrati che guardano la tv e un senso di tristezza mi accompagna. I tempi sono cambiati è vero ma per un solo momento lassù al casolare la vita mi è sembrata essere più serena e più intensa ed ho provato una sensazione di libertà che da qualche tempo non provavo. AB